Per oggi avevo in mente di scrivere di un altro argomento. Poi l'altro giorno mi sono confrontata con un'amica sul significato di una parola e mi ha preso così tanto che non ho potuto fare a meno di cambiare programma. Quella parola è libertà.
Libertà deriva dal latino libertas e pare che racchiuda nella radice lib- un senso di piacere e fratellanza. Con molta semplicità, significa "essere liberi" ma in realtà implica qualcosa in più: è la condizione di chi può decidere di sé a suo piacere, lo stato che si esercita per amore nostro e di chi ci vuole bene. In poche parole, solo se sei libera fai ciò che ti piace.
Credo molto nel valore della libertà e ogni mia scelta è sempre stata coerente con ciò in cui credo. Per questo ho un grosso dispiacere: per alcune persone l'organizzazione è un limite alla libertà personale, qualcosa di sterile, opprimente, rigido, senza fantasia né creatività, frutto di una moda passeggera invece di una scelta consapevole e responsabile.
Qualche anno fa mi trovavo a mezzogiorno fuori da una scuola insieme a una mia collega: avevamo passato l'intera mattina a insegnare l'organizzazione ai bambini. Si era avvicinato un padre per chiederci preoccupato se troppa organizzazione non fosse "pericolosa" per le loro giovani menti.
Be', no.
L'organizzazione personale:
- non è una gabbia, ma la chiave per aprire la gabbia. Il suo compito è strutturare un insieme di elementi (attività, idee, oggetti) e coordinarli tra loro per raggiungere un obiettivo; per questo motivo libera dall'oppressione della confusione e accoglie con flessibilità ogni imprevisto e cambiamento in itinere;
- non reprime la spontaneità, ma l'esalta. Crea una struttura di elementi interconnessi e coordinati tra loro, così noi siamo liberi di esprimerci come vogliamo e fare ciò che più ci piace; perché sappiamo che tutto sta funzionando come desideriamo e non c'è nulla di cui preoccuparsi continuamente;
- non è appiattimento, ma creatività. Serve per raggiungere un risultato, per risolvere un problema e le soluzione nascono dalla fantasia e dall'immaginazione. Senza creatività e pensiero libero da "zavorre" mentali non si trova la soluzione organizzativa giusta.
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